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Di Maio-Renzi, guerra totale. L'ordine di scuderia è di colpire il grillino

Alessandra Menzani
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E' scontro totale. Dopo frecciate e piccoli scontri è arrivato l'attacco frontale.  Luigi Di Maio, vicepresidente del Movimento Cinque Stelle della Camera, si è scagliato contro il governo reo di "aver bloccato i fondi per risarcire i familiari delle vittime della mafia". "Meschinità", le ha definite Matteo Renzi. "Chiediamo le dimissioni di Di Maio", hanno detto dal Pd, per voce di Ettore Rosato, capogruppo. L'ordine di scuderia sarebbe dunque quella di colpire il giovane grillino.  Di Maio, colpendo il tallone d'Achille del partito, ha tuonato: "La Boschi si dimetta". Si sta dunque consumando un antipasto delle politiche nel 2018. Oggi ci si misura sulle amministrative. Con l' uscita di scena di Berlusconi, la parte più solida dell'elettorato di destra guarda ai 5 stelle, ma in particolare ad Alessandro Di Battista e a Luigi Di Maio, come ai nuovi punti di riferimento emergenti. Il vero anti-Renzi è lui, suggerisce il quotidiano Il Giorno.

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