L'Austria alza un muro contro l'Italia
Vienna ha annunciato l'avvio della costruzione di una barriera al confine italiano del Brennero. Il quotidiano Il Tempo in edicola oggi, 11 aprile, ha intervistato Benita Ferrero-Waldner. A lungo ministro degli Esteri e diplomatica, spiega che la chiusura delle frontiere è “una manovra difensiva ma tutto sommato prevista dai Trattati se temporanea. Ma serve una grande assemblea, come sessanta anni fa, e "quote" da distribuire in base alla popolazione e al Pil, che coinvolgano Sudamerica, Canada...”. Spiega che “l'Austria è un paese di 8 milioni di abitanti, ha accolto l' anno scorso 90.000 rifugiati, oltre il 10% della sua popolazione; e nel 2016 già 37.500”. La diplomatica spiega al Tempo che la risposta austriaca è la conseguenza “della mancanza di solidarietà dimostrata da diversi Stati membri, che si sono rifiutati di accettare la ricollocazion", la distribuzione tra gli stati membri dei rifugiati. Interpreto l' azione austriaca come auto -difensiva. A volte situazioni straordinarie e di emergenza provocano risposte altrettanto straordinarie e di emergenza”. Estremismo islamico - Sostiene che tutti gli Stati europei avrebbero dovuto farsi carico prima del problema. Secondo la Ferrero Waldner questa crisi di rifugiati senza precedenti nasce dalla guerra in Siria e dalle azioni del Daesh. Per quanto riguarda la minaccia del fondamentalismo, nella sua lunga intervista a Il Tempo la diplomatica spiega che “Questa è certamente la sfida peggiore che ci troviamo ad affrontare dalla seconda guerra mondiale. L' Europa deve trovare un punto d' incontro ,lavorare per una politica estera e di sicurezza comuni e cooperare con le altre nazioni democratiche nella lotta ai terroristi su tutti i fronti”.