Fisco, Scelta Civica fa risparmiare a Verdini 5 milioni
Un emendamento che vale cinque milioni di euro. Quelli che, secondo l'Agenzia delle Entrate, Denis Verdini avrebbe evaso in materia di Ires, Iva, Irpef in relazione alle attività delle sue società editoriali, per le quali è sotto processo con l'accusa di truffa ai danni dello Stato. La commissione tributaria provinciale ha accolto i ricorsi del senatore ex FI e Pdl e ora di Ala per effetto dell'emendamento alla legge di stabilità 2016 introdotto nello scorso dicembre da quattro deputati di Scelta Civica. Fino all'anno precedente (2015)le norme assicuravano il raddoppio dei termini per la notifica degli accertamenti fiscali in caso di violazioni penali, cioè nel caso in cui il contribuente sia stato denunciato per un reato (che è il caso di Verdini). La legge di stabilità 2015, scrive il quotidiano La Repubblica, già aveva eliminato il raddoppio, che però in seguito alle polemiche e alle proteste sollevate da diverse procure, dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza era stato "salvato" per gli avvisi notificati entro il 31 dicembre 2014. L'Agenzia delle Entarte la notifica degli avvisi di accertamento l'aveva fatta il 16 luglio 2016, per cui perfettamente nei termini in base alle norme preesistenti. L'emendamento di Scelta Civica, invece, l'ha fatta finire fuori tempo massimo e ha "salvato" Verdini.