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Monti che flop: "paga" le tasse e rischia di restare fuori alla Camera

Centristi di un soffio sopra la soglia di sbarramento a Montecitorio. E al Senato il listone con Casini e Fini non raggiungono il 10%

Matteo Legnani
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Il primo dato è che Mario Monti ha perso. Di più, è politicamente morto. Fatale gli è stata, con ogni probabilità, l'intesa col duo Casini e Fini, che insieme valgono si e no un 2%. Gli elettori hanno punito la sua intesa con gli ambienti europei, la sua politica delle tasse ammazza-portafogli e l'alleanza con i due campioni della casta, due che con il nuovo non hanno nulla a che spartire. Nello spoglio in corso il centrino del Prof passa di poco al Senato e flirta con l'eliminazione alla Camera. A Palazzo Madama (dove la soglia di sbarramento è all'8%), con 43.725 sezioni scrutinate su 60.431, il listone unico Monti-Casini-Fini è al 9,18%. A Montecitorio (dove la soglia di sbarramento per le coalizioni è al 10%), Monti-Casini-Fini sono al 10,47% con 23.571 sezioni scrutinate su 61.446. Un "pensiero" al Prof e ai suoi alleati lo ha voluto dedicare il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: "E' tutto ancora da verificare perchè molti dati ballano e di brutto; comunque c'è un ottimo risultato del Pdl e del centrodestra. Detto questo è tutto da verificare. Allo stato c'è da dire che Monti, Casini e Fini si sono assunti una grave responsabilità e hanno fatto un errore assai serio non accettando le proposte d'intesa avanzate a suo tempo dal PdLesto bisogna aspettare perchè abbiamo delle proiezioni e degli exit poll che si differenziano in modo profondo anzi totale".

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