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Caso De Gregorio, Di Pietro perde le staffe con un giornalista

Antonio Di Pietro

Prima lo invita a cambiare argomento, poi si avventa sulla telecamera e invita il cronista a spegnerla

Sebastiano Solano
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Trombato alle ultime elezioni, Antonio Di Pietro è ancora piuttosto adirato. L'ex-pm, a margine di un convegno dell'Idv a Torino, reagisce in malo modo alle domande di un cronista de Il Fatto Quotidiano. Convinto di dover sostenere la solita, noiosa, intervista sulle strategie del partito, Di Pietro ascolta attentamente la domanda, ma quando sente la parola "cassetta" si inalbera. La cassetta in questione è quella registrata dall'ex-parlamentare Idv Giuseppe Caforio, che proverebbe il tentativo di corruzione subito da Sergio De Gregorio da parte di alcuni esponenti del Pdl. Caforio avrebbe passato il nastro a Di Pietro, che poi l'ha trasmesso  - dice lui - alla Procura di Roma, che però si dice all'oscuro della vicenda. Di Pietro allergico alle domande - "Allora, chiede il giornalista all'ex-pm di Mani Pulite, quella famosa cassetta?". L'ex-ministro, visibilmente arrabbiato, risponde: "Abbia pazienza, sono stufo di vedere gente che approfitta, sono qui per parlare dell'Italia dei Valori". Ma il cronista, non contento, insiste, ponendo a Di Pietro sempre la stessa domanda: "Perché non ha consegnato la cassetta?". Il giustizialista Di Pietro, da sempre autodichiaratosi paladino della libertà di stampa, lancia al povero giornalista uno sguardo fulmineo. Scocciato dalle ripetute domande, l'ex-pm invita un suo collaboratore a far accomodore fuori il malcapitato giornalista, che però non si arrende e rilancia, ancora una volta con la stessa domanda. Di Pietro, livido di rabbia, perde le staffe e si avventa sulla telecamera, invitando l'irriverente cronista a spegnerla. Solo dopo una trattativa durata alcuni minuti, Di Pietro ha concesso una battuta al giornalista del Fatto: "Vige il sigreto istruttorio. Di quella cassetta non posso parlare". Una mezza risposta, insomma.

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