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M5S, Restitution Day: allo Stato oltre 1,5 milioni di euro

Restitution Day, nelle casse dello Stato torna oltre 1,5 milioni. Un gesto nobile con cui si convincono di "scrivere la Storia"

Andrea Tempestini
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A quasi cinque mesi dalle elezioni e a più di due mesi dall'insediamento del governo Letta i grillini ce la fanno a combinare qualcosa: gesto nobile, il loro, poiché restituiscono 1,5 milioni di euro (anzi, qualcosa in più) alle casse dello Stato. Dopo settimane di autocelebrazione preventiva è arrivato il momento del cosiddetto Restitution Day: i pentastellati restituiscono le indennità parlamentari e la parte di diaria non rendicontata. "Questi soldi - annunciano - andranno in un fondo per l'ammortamento del debito pubblico" (che, per inciso, è superiore ai 2mila miliardi di euro). A onor del loro, va sottolineato che gli adepti di Beppe Grillo hanno già restituito anche 42 milioni di rimborse elettorali e le indennità di carica. "Un sogno" - Il grande assente è proprio il capo, Grillo, che celebra però la giornata sui social network e si spinge ad affermare che "stiamo scrivendo la Storia". Il capogruppo Nuti ha spiegato di aver fatto la "proposta di un conto per la piccola media impresa e per le coppie giovani su cui versare le eccedenze". Quindi i grillini ricordano che "se tutti i gruppi parlamentari seguissero il nostro esempio ci sarebbe un risparmio di 40 milioni di euro. E' la prima volta nella storia della Repubblica che dei deputati restituiscono dei soldi". E ancora, Nuti, in trance: "Stiamo realizzando un sogno". Quindi, all'apice della celebrazione autoreferenziale, i pentastellati srotolano a piazza Monte Citorio il mega assegno con la cifra restituita e con la quale si convincono di cambiare il destino del Paese.

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