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Il Pdl avverte gli anti-Alfano"Se cade lui, crolla governo"

Matteo Legnani
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Giù le mani da Alfano. Il Pdl interviene a fare da scudo al suo segretario e ministro dell'Interno (oltre che vicepremier) a fronte delle richieste di dimissioni legate alla vicenda dell'espulsione all'espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov. Nelle ultime ore sono stati soprattutto i 5 stelle e Sel a chiedere la testa dell'ex ministro della Giustizia, ma ieri anche Pippo Civati del Pd si è unito al coro dei colpevolisti. La reazione del Popolo della libertà è arrivata oggi per bocca del capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta, il quale ha detto chiaro e tondo che "senza il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il governo non va avanti. "Mi sembra ovvio che non si va avanti'' ha ribadito Brunetta sottolineando pero' che ''normalmente le mozioni di sfiducia individuali, un atto aberrante e non previsto dalla Costituzione, rafforzano chi le subisce ed il governo e indeboliscono chi le presenta''. A prendere le difese del collega di governo è stata, oggi, anche il sottosegretario al Lavoro Iole Santelli: "Attaccare il governo Letta con tutte le armi a disposizione e' l'ordine dato al circuito mediatico a disposizione di poteri che, evidentemente, scommettono sul fallimento dell'Italia. Oggi l'esasperato cinismo con cui viene colpito il ministro dell'Interno e l'intero governo, senza alcuna remora nell'infangare l'immagine dell'Italia, e' un'ulteriore riprova - conclude - della spregiudicatezza di alcune operazioni politico/mediatiche e di chi le compie o le ordina". 

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