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Grasso diventa un "No Tav":"In Val di Susa scelte sbagliate,si doveva fare in modo diverso"

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Pietro Grasso

Il presidente del Senato parla di infrastrutture e confessa: "Sull'alta velocità non si può ignorare chi vive lì. Bisogna ascoltare le persone e non fare interessi di parte"

Ignazio Stagno
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I No Tav hanno trovato un nuovo sponsor: Pietro Grasso. Il presidente del Senato si schiera senza se e senza ma con chi vuole bloccare i lavori per la realizzazione del "Corridoio 5" della Torino-Lione. "Scienza e politica devono abituarsi a coinvolgere i cittadini nei processi di decisione e di attuazione di qualsiasi applicazione tecnologica. Oggi non si può più ritenere di realizzare una grande opera infrastrutturale, frutto di applicazione scientifico - tecnologica, senza prima valutarne insieme a tutte le componenti interessate, l'impatto ambientale e sociale, anche per evitare situazioni di conflitto, a volte lungo anni, con ripercussioni sotto il profilo dell'ordine pubblico. In Italia gli esempi della Tav, della Tap (progetto per la  costruzione di un  gasdotto transadriatico) e del Muos in questo sono emblematici. Forse era possibile arrivare a soluzioni diverse con un approccio diverso", ha affermato Grasso nel corso di un suo intervento in apertura della 46esima sessione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie a Erice (Trapani). "Basta compromessi" -  Insomma Grasso sposa le tesi dei No-Tav e le sue parole potrebbero avere ripercussioni forti sulle strategie di protesta di tutta la Val di Susa.  "Quante volte e in quanti modi - si è chiestoGrasso - per interessi di parte, noi politici contribuiamo a confondere invece che a chiarire? A prendere la parte più comoda invece che quella più giusta? A dar voce alle paure, elettoralmente più convenienti, che alle speranze? Ancora più banalmente: quante volte ciascuno di voi ha trovato dall'altra parte della scrivania politici incapaci di guardare oltre il limite della prossima campagna elettorale?". La campagna "No Tav" di Grasso è solo all'inzio. A Chiomonte gli preparano una tenda da campeggio "presidenziale". (I.S.)

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