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Corte Costituzionale, Napolitano nomina Amato nuovo giudice

Giuliano Amato

Andrea Tempestini
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Una nuova - l'ennesima - prestigiosa poltrona per Guliano Amato: è nuovo membro della Corte Costituzionale. Sostituirà Franco Gallo, che dal 26 gennaio ha presieduto la Consulta e che concluderà il proprio mandato tra due giorni, sabato 14 settembre. A nominarlo è stato Giorgio Napolitano: il capo dello Stato, tra i suoi poteri, ha quello di scegliere cinque dei quindici giudici della Consulta (gli altri vengono eletti dal Parlamento in seduta comune e, per un terzo, dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa). Il decreto di nomina è stato firmato da Re Giorgio nel pomeriggio di mercoledì 11 settembre. La rosa - Amato, secondo quanto riportato da Marzio Breda sul Corriere della Sera, è stato scelto all'interno di una rosa di nomi, non pubblica, che comprendeva figure di spicco. Tra gli altri, l'attuale vicepresidente del Csm, Michele Vietti, e i costituzionalisti Filippo Satta e Niccolò Zanon. Alla fine, però, l'ha spuntata il "dottor Sottile", politico di lungo, lunghissimo corso, studioso, professore non solo nelle università italiane e, in definitiva, uomo per tutte le stagioni. Napolitano ha scelto l'investitura al termine di un'esplorazione condotta in prima persona. I nodi - La nomina di Amato arriva in un momento particolarmente delicato per la Consulta, che dovrà esprimersi su due temi cruciali. Il primo, entro la fine dell'anno, la costituzionalità della legge elettorale, il Porcellum. Il secondo, la costituzionalità della legge Severino, quella che rischia di far decadere il Cav dal suo ruolo da Senatore (ma la decisione è subordinata alla decisione della Giunta per le Elezioni del Senato, che dovrebbe accogliere la richiesta in tal senso sulla quale insistono i difensori di Berlusconi, e che dovrebbe viaggiare in parallelo con i ricorsi in sede europea). Il Cav - E se mai la Corte Costituzionale sarà chiamata a decidere sulla Severino, la nomina di Amato può avere anche un'interpretazione "politica". Il dottor Sottile, è cosa nota, è tra i personaggi più stimati dal Cavaliere tra le fila del centrosinistra, tanto che nei giorni delle consultazioni di febbario, più volte, si fece il suo nome. Amato, inoltre, ha fama di garantista, è un politico di lunghissimo corso ed è immune alle pulsioni di quello schieramento trasversale che tifa per l'esilio politico di Berlusconi. Una nomina, quella di Amato, che in definitiva assomilgia - anche - a un messaggio al Cav.

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