Vitalizi, il senatore Pd Sposetti si oppone al Ddl Richetti sulla riduzione degli assegni: è guerra nel Pd
L'ex tesoriere dei Ds, Ugo Sposetti non cede di un millimetro: sulla legge che taglia i vitalizi serve un passo indietro. Da giorni i retroscena dicono che il senatore Pd è a lavoro per convincere i colleghi senatori ad affossare la legge che riduce drasticamente i vitalizi. Oggi all'agenzia Agi spiega chiaramente che "con la legge approvata alla Camera è stata lesa la dignità del Parlamento, delle Istituzioni. Quello che succederà al momento del voto non lo so, io non vado a cercare i favorevoli e i contrari. Faccio la mia battaglia come ho sempre fatto. So che sono molti ad essere contrari al provvedimento - aggiunge - e che, come me, pensano che occorra difendere il Parlamento e chi ci lavora". Perché, sottolinea ancora l'ex tesoriere dei Ds: "alla Camera" nel ddl Richetti (Pd) "non hanno tenuto conto del fatto che c'è la dignità del Parlamento e colpire retroattivamente solo chi ci lavora è colpire la politica". A tutto questo si aggiunge il dato tecnico di una legge "che è palesemente incostituzionale", dando per scontato che una volta sottoposta al vaglio della Consulta, la riduzione dei vitalizi sarà cancellata. La battaglia nel Pd si fa sempre più dura, a cercare di tenere serrate le fila ci sta provando il capogruppo Luigi Zanda: "Insabbiarlo? Non se ne parla", ha detto a un giorno dalla ripresa dei lavori a Palazzo Madama proprio sul provvedimento dei vitalizi. Zanda ha ribadito all'agenzia Adnkronos che ha tutte le intenzioni di andare avanti sul ddl, a prima firma Matteo Richetti, approvato alla Camera a fine luglio. Testo che, sottolinea Zanda, "esamineremo attentamente". Sul provvedimento gravano dubbi di costituzionalità per l'effetto retroattivo nel ricalcolo contributivo per le pensioni dei parlamentari. "Insabbiarlo non se parla - ha ripetuto - Esaminarlo con attenzione, certamente. Inizieremo - spiega Zanda- con l'esame di costituzionalità che regge gran parte della normativa".