Sicilia: Mdp-Si, modello Palermo non è mediazione al ribasso
Palermo, 24 ago. (AdnKronos) - "Il modello Palermo non è mai stato, men che meno a Palermo, un semplice perimetro di alleanze, una geografia piatta di mediazioni al ribasso. Si è spesso fatto a gara per ridurlo a questo, per tentare di occultare invece la sua forza in termini di anomalia positiva". A dirlo sono i vertici siciliani di Mdp e Sinistra Italiana, intervenendo sul nodo delle alleanze in vista delle elezioni d'autunno in Sicilia. Per realizzare "una grande coalizione" senza "svendere la Sicilia a un patto nazionale tra Pd e Alfano" secondo Angelo Capodicasa, Mariella Maggio, Pippo Zappulla (Art.1-Mdp) e Bianca Guzzetta, Luca Casarini (Sinistra Italiana) "bisogna avere l'umiltà e l'intelligenza politica di fare non uno ma dieci passi indietro. Per farne fare uno in avanti alla Sicilia". Anche perché solo così, avvertono sarà possibile battere "le pericolose e diverse forme di destra, compresa quella del qualunquismo digitale a Cinque stelle, e di potere politico mafioso che si sta delineando all'orizzonte". "La Sicilia ha bisogno di un cambiamento, capace di affrontare in maniera radicale le sfide del presente e del futuro: come può essere prodotto se non si ha il coraggio di rompere gli schemi che valgono forse per i sondaggi elettorali, ma sono in realtà l'ammissione della sconfitta della politica intesa come passione civile, di ideali, di valori?".