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Forza Italia, Berlusconi pronto a nominare il direttorio: dentro Niccolò Ghedini e Gianni Letta

Giovanni Ruggiero
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Le tensioni all'interno di Forza Italia diventano ogni giorno sempre più accese. E soprattutto evidenti all'estero, tanto da spingere Silvio Berlusconi a stringere i tempi per le decisioni fondamentali in vista delle prossime elezioni, vedi le candidature, mettendo nelle mani del senatore Niccolò Ghedini un potere raramente visto prima, fatta eccezione per lo stesso Cavaliere. I primi segnali dei nervi sotto stress dei big azzurri si cominciano a vedere con la nuova proposta di legge elettorale, il Rosatellum, per certi aspetti blindato alla Camera perché arrivi in Senato già pronto per il voto. Proprio i senatori forzisti hanno reagito con stizza alle pretese dei colleghi deputati, in parecchi vogliono dire la loro, col rischio che anche la semplice modifica di una virgola possa rispedire il testo indietro a Montecitorio. Il responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, il senatore Francesco Giro, l'ha fatto mettere nero su bianco e come riporta un retroscena sul Corriere della sera, l'avvertimento è chiaro: "Si togliessero tutti dalla testa che la legge elettorale che uscirà dalla Camera arriverà blindata per il voto al Senato. Al contrario, noi senatori avremo il compito preciso di verificare nel dettaglio il testo uscito da Montecitorio. E, se necessario, di migliorarlo". Altra battaglia tra i big azzurri è quindi quella della composizione delle liste per le Politiche. Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha scatenato l'irritazione dei dirigenti meridionali con la sue dichiarazioni al Messaggero sulla debolezza del partito al Sud. Le schermaglie di questi giorni sui giornali non sono proprio quel che il Cav spera di leggere dei suoi colonnelli, per questo a breve ha deciso di formalizzare la costituzione di un direttorio che avrà pieno potere sulla creazione delle liste per Camera e Senato. Di questo organo potentissimo faranno parte, oltre allo stesso Berlusconi, solo Gianni Letta e Niccolò Ghedini, chiamati quindi a fare non solo da pompieri sugli incendi sparsi nel partito, ma anche da salomonici giudici della sorte di ogni parlamentare uscente. . Le schermaglie di questi giorni sui giornali non sono proprio quel che il Cav spera di leggere dei suoi colonnelli, per questo a breve ha deciso di formalizzare la costituzione di un direttorio che avrà pieno potere sulla creazione delle liste per Camera e Senato. Di questo organo potentissimo faranno parte, oltre allo stesso Berlusconi, solo Gianni Letta e Niccolò Ghedini, chiamati quindi a fare non solo da pompieri sugli incendi sparsi nel partito, ma anche da salomonici giudici della sorte di ogni parlamentare uscente.

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