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Laura Boldrini vuole il ticket con Grasso, insorge la fronda in Liberi e Uguali

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Matteo Legnani
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La bicchierata, i flash dei fotografi, la diretta su Facebook. Insomma, una discesa in campo con tutti i crimi dello show, quella ufficializzata ieri da Laura Boldrini con Liberi e Uguali di Piero Grasso, "seconda gamba" della Ditta Bersani & Co. Perchè in fin dei conti, tramontato il progetto di Pisapia, già si sapeva con chi si sarebbe schierata la presidenta della Camera. Per cui, quello di ieri è stato tutto show. Per approfondire leggi anche: La Boldrini scende in campo: con Grasso nasce il "partito dei presidenti" Finita la festa, tra le file del partito partono i primi mugugni. Perchè la Boldrini sarà si la donna che ammanta di "quote rosa" la frontline di LeU. Ma, come ha dimostrato in questi cinque anni sullo scranno più alto di Montecitorio, è anche una ingombrante, abituata a essere protagonista. Così, ha lasciato intendere che le piacerebbe avere un ruolo ufficiale, magari quello di numero due di grasso in un "ticket" col presidente del Senato. Ambizioni che, ovviamente, scatenano malcontento nel partito in cui la Boldrini è pur sempre l'ultima arrivata che ha trovato la pappa pronta dopo essersi a lungo guardata in torno alla ricerca della cuccia migliore. "Il ticket istituzionale è una pagliacciata, che facciamo, il 'partito dei presidenti'" è una delle frecciate partite sempre ieri e riportata dal quotidiano Il Giorno. Certo, un posto nel gruppo dirigente, a Laura andrà trovato. E qualcun altro si infervora: "Ma come, appena qualche giorno fa voleva andare con Pisapia e ora che invece viene qui da noi dobbiamo per forza premiarla?". Insomma, pare che Laura, per emergere, questa volta debba agire di rimessa. Una cosa che proprio non le appartiene...

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