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Michela Vittoria Brambilla a Libero: "La mia vita con 35 gatti e 200 piccioni"

Giulio Bucchi
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Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento Animalista e della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. Con un impegno politico così importante perché si è rimessa in gioco con il terzo figlio?  «Ho sempre amato i bambini, avrei voluto averne anche di più. Per questo non ho mai avuto dubbi su come impostare la mia vita: i miei affetti, la mia famiglia e i miei valori sono al primo posto e non certo sacrificabili in nome del lavoro». Lei non è come certe donne che per far carriera abbandonano figli e mariti a casa?  «No, penserei che sto perdendo qualcosa di fondamentale, un pezzo della mia identità. Altra cosa è il conciliare i miei figli e le loro esigenze con le importanti responsabilità che ho in qualità di deputato e presidente del Movimento Animalista, oltre che verso i miei collaboratori. Una cosa difficilissima, soprattutto negli anni in cui sono stata ministro». Cosa pensa delle donne che lo fanno?  «Mi dispiace per loro, penso che se ne pentiranno. Soprattutto quelle che decidono di non avere figli in nome della carriera». Il gentil sesso ha perso qualcosa nel voler assomigliare all' uomo?  «Non c' è alcun bisogno di imitare gli uomini. C' è una "via femminile" a tutto. E spesso è anche meglio di quella maschile. Se fosse necessario imitare gli uomini staremmo fresche: l' originale è sempre meglio della copia». Come si può arginare la violenza sulle donne?  «È un fenomeno grave e molto più diffuso di quel che sembra per la scarsa propensione delle donne stesse a denunciare le violenze subite in famiglia o sul lavoro, dove si verificano con maggiore frequenza. Lo Stato deve lanciare messaggi chiari: chi denuncia sarà protetta e i responsabili saranno puniti. Bisogna aumentare i termini di prescrizione, introdurre condizioni più stringenti per l' accesso ai riti alternativi o per i mezzi di impugnazione, consentendo nei casi di violenza su disabili, come ho scritto nella mia proposta di legge, l' applicazione degli aggravi di pena previsti dalla legge 104. E bisogna investire su centri antiviolenza e case rifugio». Lei è una donna che lavora sodo come riesce a conciliare tutto?  «Certamente idealismo e passione sono alla base. Io credo in quello che faccio. In politica ho dei validi collaboratori e a casa ho delle ragazze altrettanto meravigliose che mi aiutano con i miei amori, sia a due che a quattrozampe. E poi i miei genitori...insostituibili. Ciò detto, non riesco a fare tutto come vorrei. E dato che sono molto intransigente mi tormento per le opportunità non colte nel modo migliore». L' ultimo figlio, Leonardo Silvio, di appena due mesi - nato dopo Vittorio Edoardo di 12 anni e Stella Sofia di tre anni - che bimbo è?  «È un amore. Si adegua a tutto, come spesso succede agli ultimi arrivati. Niente luci soffuse e silenzio durante le sue nanne, ma cani che abbaiano, gatti che miagolano e gli fanno le fusa accanto alla testina, la sorella che canta e balla... una grande confusione». È una grande famiglia allargata. In quanti siete a casa? «Conviviamo con 12 cani, 35 gatti, 2 cavalli, 2 mini pony, 2 asinelli, 7 capre, 2 pecore, 2 daini, 3 papere e circa 200 piccioni, siamo in tanti.. Sono tutti animali salvati dalla strada, da maltrattamenti o dalla padella ai quali non ho potuto chiudere la porta sul muso». Sono d' accordo. Ma torniamo al doppio nome Leonardo Silvio...  «Tutti i miei figli hanno il doppio nome, Vittorio Edoardo, Stella Sofia e ora Leonardo Silvio. Leonardo è stato un grande genio del passato, a lui si attribuisce la frase "verrà un giorno in cui gli uomini non dovranno più uccidere per mangiare, e anche l' uccisione di un solo animale verrà considerata un grave delitto". Silvio è un grande uomo del presente, oltre ad essere una persona alla quale sono legata da un profondo affetto». I suoi figli seguono la dieta vegetariana, carote e broccoli bolliti?  «Ai miei figli, che vivono circondati da animali, insegno a rispettare tutti gli esseri viventi. Quanto al regime alimentare non impongo nulla a nessuno. Figuriamoci se lo faccio con i miei figli. Altra cosa è il fatto che anche l' Oms ha certificato come carni rosse e insaccati facciano male alla salute; i polli poi sono pieni di antibiotici. Perciò la loro dieta non comprende carne a prescindere dalla scelta etica che potranno compiere da grandi». Qual è il segreto del suo bellissimo rosso, hennè o tinta? «Mai mettersi a nudo...».  Si sente ancora un' imprenditrice? Un tempo diceva di essere solo in prestito alla politica.  «Sono un' imprenditrice, quella è la mia dimensione. E la mia mentalità resta imprenditoriale». Che ricordi ha della pasionaria di Confcommercio?  «Un' esperienza esaltante perché, a differenza della politica, nel mercato comandano il merito e la reale competitività. Sei senza rete. Se vali vai avanti, altrimenti ti fermi». E di Miss Romagna?  «Avevo 18 anni. Ci può stare». Tra le sue amiche più care c' è qualche collega della politica?  «No, non ho mai avuto occasione di frequentare molto le mie colleghe». Qual è la differenza tra le donne di sinistra e quelle di destra?  «Il conformismo, ideologico e linguistico, è un male diffuso, ma è un abito dal quale, salvo eccezioni, le donne di sinistra faticano a sbarazzarsi. Quelle di destra sono più libere». Il Movimento Animalista è cresciuto nei sondaggi, ma riuscirà a superare la barriera del 3%?  «È un obiettivo alla nostra portata se sapremo raggiungere la maggior parte del nostro bacino elettorale potenziale. Per questo stiamo lavorando molto sul territorio. Però non dimentichiamo che la legge elettorale pone ostacoli sostanziali ai partiti nuovi e che il voto riguarderà 7 Regioni e oltre 750 Comuni tra cui 19 capoluoghi». Quali sono le possibili alleanze?  «Le alleanze dipendono dalla condivisione dei programmi. Forza Italia è il primo interlocutore, perché gli unici provvedimenti a favore degli animali negli ultimi vent' anni sono stati decisi dai governi Berlusconi. Basti fare l' esempio delle leggi del 2004 e del 2010 che hanno trasformato in delitti i reati contro gli animali o alla riforma del codice stradale che ha introdotto l' obbligo di soccorso agli animali incidentati e le ambulanze veterinarie. Poi Silvio ha sensibilità per i diritti degli animali e, a titolo personale, ha voluto aderire al Movimento Animalista come cofondatore». Impossibile invece col Pd...  «Possiamo allearci con quelli che hanno sciolto il Corpo forestale? Che hanno depenalizzato i reati contro gli animali? Che consentono ai cacciatori del Trentino-Alto Adige di uccidere gli animali protetti? Evidentemente per noi animalisti non è possibile». Il biotestamento voluto dal Pd è un passo verso la libertà?  «Spiace che il Pd abbia trasformato la sofferenza in merce di scambio politico ed abbia immiserito una grande questione etica, come se portare al voto il biotestamento fosse il pegno per un accordo con la sinistra-sinistra e una strizzatina d' occhio (non si sa mai) ai "compagni in libera uscita" del M5S. Credo che la vita abbia sempre un valore e meriti di essere vissuta, ma con altrettanta fermezza credo nella libertà dell' individuo. Le dichiarazioni anticipate di trattamento sono un passo avanti». E una sua strizzatina d' occhio al M5S...  «Il M5S non dialoga e non penso sia una gran perdita: l' animalismo sbandierato dai grillini sembra svanito al contatto con le poltrone. A Torino la Appendino, dimenticando le promesse preelettorali, ha confermato l' apertura dello zoo al parco Michelotti, salvo tirarsi indietro il futuro gestore per paura delle polemiche animaliste. A Roma la Raggi permette ancora che circolino le botticelle. E a parte ciò le due amministrazioni stanno mostrando che cosa significhino inesperienza e improvvisazione. Pensate l' Italia, con tutti i problemi che ha, nelle mani di un Di Maio! C' è da sentirsi accapponare la pelle». Ma il centrodestra riuscirà a presentarsi unito alle elezioni?  «Credo di sì. Come credo che riesca a raggiungere la maggioranza nei due rami del Parlamento». E con quale leader?  «Io punterei sulla leadership di Berlusconi. Rispetto al passato è ancor più capace di unire, di guidare la campagna elettorale e, se gli fosse concesso, anche il governo. Conserva intatto il suo carisma e ha l' energia di un quarantenne. Non ha rivali. Non lo fermerà neppure il famoso impedimento, che sta comunque per cadere». E Renzi è davvero fuori dai giochi: si è rotto definitivamente il rapporto tra Matteo e gli italiani?  «L' ho sempre considerato un fanfarone e ne comprendo il dramma, ora che vede assottigliarsi il pubblico, stanco del solito repertorio. Ha l' ego di un titano, ma l' Italia del dopo Renzi, e del dopo Renziloni, è più piccola e più povera». Più conosco gli esseri umani e più amo gli animali: condivide?  «Si possono amare sia gli uomini che gli animali. Il guaio è che gli esseri umani te lo rendono più difficile». di Daniela Mastromattei

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