Sondaggi, effetto-Berlusconi: Forza Italia vola e trascina sempre più in alto il centrodestra
Febbre da sondaggi, in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Certo, il M5s resta primo partito, ma ampiamente dietro al centrodestra, che giorno dopo giorno accarezza il sogno - ormai si deve parlare di obiettivo - di raggiungere il 40%, quota fondamentale per governare in autonomia. E a dare linfa alla coalizione, su tutti, è Silvio Berlusconi che sondaggio dopo sondaggio trascina Forza Italia sempre più in alto. L'ultima conferma arriva dalle rilevazioni di Ixè ed Emg, secondo la quale gli azzurri sono al 17,2%, in crescita di un ulteriore punto tondo tondo rispetto allo scorso 22 dicembre. Insomma, la crescita è vertiginosa e il vantaggio sulla Lega sempre più cospicuo: la formazione di Matteo Salvini viene data all'11,8% in calo dello 0,3 per cento. Effetto-Berlusconi, insomma: tornato al centro della campagna elettorale, ha staccato il Carroccio (che soltanto qualche mese fa veniva dato davanti agli azzurri). Leggi anche: E anche Mentana incorona "Re" Silvio: le cifre Dunque il M5s, che come detto è primo partito, ma senza alleanze di questo primato potrà fare ben poco: i grillini vengono dati al 27,8%, in calo dell'1,2 per cento. Poi il derelitto Pd di Matteo Renzi, dato in lievissimo recupero ma comunque fuori dai giochi, al 23,1% e in risalita dello 0,3 per cento. Poi Liberi e Uguali, al 7% e in calo di 0,3 punti percentuali; quindi Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, al 4,9% in calo dello 0,1 per cento. Interessanti le cifre della quarta gamba, Noi con l'Italia-Udc, al 2,4% ma in netto calo, dello 0,9%, rispetto a fine dicembre. Poi Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, all'1,7% e +Europa di Emma Bonino, all'1,7 per cento. Gli altri partiti, complessivamente, vengono dati al 2,4 per cento. La partita, però, si giocherà anche e forse soprattutto sull'astensione: ad oggi, solo il 53,4% degli intervistati si dice certo di andare a votare. Dunque, indecisi e tentennanti sono una fetta sostanzialmente maggioritaria. Ed in questo contesto vanno interpretate le parole di Berlusconi, che più volte negli ultimi interventi ha esortato gli italiani ad andare a votare per contenere la "minaccia del M5s": più italiani alle urne - questo l'assunto -, trascineranno il Cav, Forza Italia e il centrodestra ancora più in alto.