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Giorgia Meloni da Vespa, orgoglio destra: "L'ho salvata. Salvini e Berlusconi, io non sono..."

Giulio Bucchi
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"Il 4 marzo o vince il centrodestra o l'Italia sprofonda nel caos e spero che gli italiani ci diano una mano ad avere la maggioranza". Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa a Porta a porta, lancia agli elettori un messaggio chiaro, inequivocabile. E a chi, tra i colleghi politici, nutre sogni di inciucio (con il vivo sostegno di Unione europea e Cei), replica così: "Se dalle urne non dovesse uscire una maggioranza solida si dovrebbe tornare a votare. Governi fatti da gente che ha perso le elezioni non sono possibili".  Per approfondire leggi anche: "La Cei vuole le larghe intese", la bomba La partita è però anche interna al centrodestra. Innanzitutto, il ruolo di Fratelli d'Italia nella coalizione: "Non ho bisogno di giustificare l'esistenza di un partito fondato cinque anni fa, un partito di destra, che sta crescendo più di tutti gli altri. Siamo sereni: abbiamo messo in sicurezza la destra, che, senza di noi, per la prima volta in 70 anni di storia repubblicana, sarebbe scomparsa dal Parlamento". "Adesso guardiamo avanti - aggiunge la segretaria di FdI - e la prossima sfida è il movimento dei patrioti, aperto agli italiani e alle italiane che pensano che difendere gli interessi nazionali, le famiglie, i prodotti e le aziende italiane, sia la priorità". "Non sono la cheerleader di nessuno, né di Berlusconi né di Salvini", è poi il messaggio (velenoso) per chi sminuisce il suo ruolo. "Ho sempre fatto delle scelte, sono leale ma lavoro per le mie idee e con un partito che è autonomo".

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