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Luigi Di Maio, M5s e la clamorosa tentazione: governo con la Lega di Salvini

Giulio Bucchi
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Sul tavolo di Luigi Di Maio è arrivato un sondaggio che sconvolge i piani del Movimento 5 Stelle. La tentazione è forte: allearsi, dopo il voto, con la Lega di Matteo Salvini. "Dobbiamo essere pronti a tutto e so che per noi sarebbe più facile allearci con Liberi e Uguali ma li avete visti i sondaggi? Li danno al 6%", è la confidenza che il candidato premier grillino si è lasciato sfuggire con i membri del suo staff, secondo quanto riporta La Stampa. Per approfondire leggi anche: Grillo, dal blog via i riferimenti al Movimento 5 Stelle Il minimo per avere una maggioranza e pensare di poter governare è il 40%, e i 5 Stelle nelle più ottimistiche previsioni si aggirerebbero intorno al 30 per cento. Il ragionamento è fatto: il 6% di Pietro Grasso e LeU non basterebbe. E così, sul tavolo è tornata l'ipotesi di un governo M5s-Lega: "Sono i numeri che ci costringono", si giustifica Di Maio, che mai come in questa fase sembra incarnare il lato "adulto" e cinico del Movimento. Difficile pensare a una intesa a 360°, perché al di là dell'euro-scetticismo comune e della guerra a tetto del 3% del rapporto debito/Pil (con varie sfumature) e legge Fornero, a dividere i due partiti c'è lo scoglio, enorme, del tema-immigrazione. Non a caso, scrive la Stampa citando Di Maio, sarebbe un patto di breve durata, "un governo di scopo per realizzare pochi punti importanti per l'Italia".  Leggi anche: "Sapete perché ha scaricato Casaleggio?", Feltri umilia così Grillo A convincere Salvini a mollare Silvio Berlusconi, spiega il candidato grillino, potrebbero essere alcuni fattori: "Se Berlusconi arriva primo non darà molto spazio a Salvini". E ancora: "Berlusconi metterà il veto su Salvini premier, magari usando il suo amico Roberto Maroni, per spaccare la Lega". E così il M5S sarebbe disponibile ad aprire le sue porte. Meglio loro, suggerisce Di Maio,  "piuttosto che con un Berlusconi che va in Europa a dare rassicurazioni sulla subalternità dell'alleato nel futuro governo". Unica condizione: il presidente Mattarella dovrà dare l'incarico ai 5 Stelle.

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