Pierluigi Bersani oltre il ridicolo: "Ai miei tempi il Pd era davvero democratico"
Pierluigi Bersani non ha mai smesso di rosicare. E lo conferma anche adesso, quando a liste chiuse non perde occasione per infierire su Matteo Renzi e su quel Pd che ha lasciato da sconfitto assicurando la sconfitta alla sinistra. Su Facebook, il presunto smacchiatore di giaguari ha scritto: "I produttori di sfacciate fake news del Nazareno bisbigliano in giro: Renzi ha fatto come Bersani. Ma Bersani non ha mai avuto il piacere di fare un congresso con Renzi". Si riferisce alle liste democratiche che tante polemiche hanno suscitato nel partito. Bersani attacca in modo durissimo Renzi: "Ai miei tempi il Pd era davvero un partito democratico, a differenza di ciò che è diventato oggi". Leggi anche: Enrico Lucci parla da leader, Bersani umiliato in tv Paralndo di se stesso in terza persona, prosegue nella sua intemerata: "Bersani, cambiando lo statuto, ha solo consentito a Renzi di partecipare a primarie di coalizione per il candidato premier, primarie che non comprendevano nessuna conta nei circoli. Sulla base della fake news, Bersani avrebbe dovuto riconoscere candidature nel Pd anche a Tabacci, Vendola e Puppato. Ciononostante, la componente vicina a Renzi ebbe una sua presenza nel cosiddetto listino e poté partecipare a primarie vere e aperte per la scelta dei parlamentari che riguardarono allora il 70 per cento delle candidature". E ancora: "Bersani - prosegue rigorosamente in terza persona - prosegue - vinse un solo congresso battendosi con Franceschini e Marino. Il giorno dopo, Franceschini era capogruppo alla Camera (occupò cioè la posizione istituzionale più rilevante a disposizione del Pd). Marino qualche mese dopo fu il candidato del Pd a sindaco di Roma. Logico, allora, in un partito che si chiamava democratico". Convinto lui...