Elezioni: Berti (M5S Veneto), operazione trasparenza e non linciaggio avversari
Venezia, 2 feb. (AdnKronos) - "Il concetto è che se i nostri candidati hanno di fronte un condannato, un personaggio impresentabile, è importante che ce lo facciano sapere. Se le altre liste hanno impresentabili all'interno è giusto che i cittadini lo sappiano. Questa è un'operazione trasparenza e non un linciaggio degli avversari, e se le chat fossero state pubblicate integralmente, e non per stralci, sarebbe stato chiaro". Lo afferma Jacopo Berti, coordinatore della campagna elettorale in Veneto per il Movimento 5 stelle, in un post pubblicato su Facebook. E Berti spiega che: "Nella chat da cui è stata estrapolata solo parte della conversazione si legge infatti: 'Davvero si deve puntare a 'sputtanare' l'avversario più che a enfatizzare il movimento?' chiede uno dei candidati del M5S nella chat, in seguito all'arrivo del messaggio al centro delle polemiche. La risposta l'ha data un senatore in una parola sola: “No”". "Ecco - prosegue Berti - questa è la verità contenuta nella chat e non le fake news che gli avversarti politici stanno facendo girare. Hanno forse paura che ricordiamo agli italiani che in Veneto ci sono candidati come Niccolò Ghedini, parlamentare uscente che nell'ultima legislatura ha inanellato oltre il 99 per cento di assenze in Parlamento. Oppure Elisabetta Casellati, che corre per la sesta volta alle Politiche ed era sottosegretario alla giustizia quando sono stati tagliati gran parte dei tribunali del Veneto, depotenziando la giustizia in una regione che ha le procure intasate dai faldoni di Mose e banche venete. Vi pare poco?" dice Berti.