Pier Carlo Padoan, sua sorella Maria Piera candidata con Stefano Parisi in Lazio: al fianco di Silvio Berlusconi
Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in corsa alle politiche nel collegio di Siena per il Pd, deve guardarsi le spalle pure in famiglia. Non c'è solo la figlia “ribelle” Veronica, una dei leader di “Campagne in lotta”, organizzazione di estrema sinistra impegnata contro il caporalato al Sud, a dargli non pochi grattacapi. Ora anche la sorella, Maria Piera “Perriette” Padoan, ha preferito imboccare la strada opposta di quella dell'ingombrante fratello, entrando nella squadra di Stefano Parisi, candidato per il centrodestra alla conquista della Regione Lazio con la lista Energie per l'Italia. Architetto, esperta in pianificazione ambientale, Perriette Padoan si è laureata alla Sapienza. «Ma prima eravamo compagni di liceo» dice a Libero Parisi. «Ci siamo conosciuti lì, sui banchi di scuola e da allora ci lega una reciproca stima». Leggi anche: Sallusti da godere: come definisce Padoan È comunque inusuale vedere come persone vicine a un uomo impegnato a guidare un ministero di peso, come quello dell'Economia, siano così ideologicamente distanti dal suo pensiero tanto da impegnarsi politicamente sul fronte opposto. L'AMBIENTE «Perriette è una professionista di grande esperienza e spessore, per di più in un settore fondamentale come quello ambientale», sottolinea Parisi. «Alla Regione Lazio manca un serio piano urbanistico e del verde e Perriette può contribuire moltissimo a rivoluzionare proprio questo settore. Non dev'essere il suo cognome ma «la sua professionalità e la sua esperienza a convincere i laziali che si tratta della persona giusta» per un ruolo di rilievo in Regione, sottolinea il leader di Energie per l'Italia. I problemi che la Regione dovrà affrontare, una volta archiviate le elezioni del prossimo 4 marzo, saranno molte, «dalla Sanità ai rifiuti, dalle infrastrutture alla sicurezza. Zingaretti (il governatore uscente, ricandidato per il centrosinistra; ndr) si vanta di aver fatto tantissimo ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dovremo rimboccarci le maniche e ricostruire, trasformare il Lazio in un'eccellenza del Paese. Una nostra vittoria sarà anche un avviso di sfratto per la Raggi», dice. Ieri Parisi è salito sul palco del teatro Brancaccio di via Merulana a Roma per sostenere il candidato consigliere Adriano Palozzi. Una platea gremita che ha ascoltato parole di fuoco, riversate da Parisi sulle certezze dell'avversario politico Zingaretti. Risanati i conti della Sanità? Diecimila tra medici e infermieri sono stati espulsi da sistema. Il risultato: fino a 9 mesi per una Tac. L'emergenza rifiuti è uno scandalo nazionale. Ci sono zone franche in cui la delinquenza la fa da padrone. Le infrastrutture poi... Paracadutato all'ultimo minuto nell'arena laziale, Parisi ha meno di un mese per recuperare terreno su Zingaretti, secondo i sondaggi saldamente in testa. IL RECUPERO A Milano, al termine del voto di ballottagio per le comunali del 2016, Parisi stupì tutti, lasciando all'avversario un pugno di voti: 41,7% per Sala, 40,78% per Parisi. Il centrodestra punta ancora al miracolo, Parisi, uomo con i piedi saldamente a terra, preferisce il suo amato pragmatismo: «C'è molto da lavorare, tutti devono contribuire, poi vedremo». Ieri Energie per l'Italia ha depositato al tribunale ordinario di Roma la lista circoscrizionale dei propri candidati. Oltre a Stefano Parisi come candidato governatore, il capolista è Donato Robilotta. Tra gli altri nomi c'è quello del chirurgo Massimo Martelli. E quello di Maria Piera Padoan. Per il ministro dell'Economnia una consolazione: Eleonora, la figlia economista assunta a tempo indeterminato in Cassa depositi e prestiti. di Antonio Spampinato