Luigi Di Maio, la bomba di Bisignani: "Ecco perché è il più grande traditore e cosa vuole davvero"
C'è un solo "grande traditore" nelle elezioni che passeranno alla storia come un "bluff", e quell'uomo è Luigi Di Maio. A disegnare la "mappa della vergogna" del candidato premier del Movimento 5 Stelle, nel suo editoriale sul Tempo, è Luigi Bisignani, che non è tenero Né con il Pd ("Affare personale di Renzi, non rappresenta più il popolo della sinistra") né con il centrodestra ("Unito? Finzione mediatica. Berlusconi contro Salvini, Salvini contro Meloni"). Leggi anche: Sondaggi da incubo per i grillini, come li riduce Di Maio Ma a scandalizzare Bisignani è soprattutto Di Maio, "che sta ingannando la sua gente". "È incantato dal dialogare con banchieri e mandarini", spiega l'editorialista del quotidiano romano, noto conoscitore delle voci di Palazzo, "non vuole diventare premier perché sa che verrebbe travolto". Il suo vero obiettivo è "la Camera", e avere un ruolo fondamentale nelle prossime nomine, "a cominciare dalla grande partita Cassa Depositi e prestiti e i Servizi". Sono fondamentali, in questo quadro, i suoi più stretti collaboratori: "Ascolta estasiato l'ombra del Presidente Mattarella, il dialogante Segretario Generale Ugo Zampetti, che quando era a Montecitorio lo tenne a battesimo come baby vicepresidente". Ha ottimi agganci in Vaticano ("attraverso Vincenzo Spadafora, ex Unicef) e con la Germania (con l'economista e candidato M5s Lorenzo Fioramonti), con Washington e Londra, mentre Davide Casaleggio "sta incontrando i manager della difesa" e tesse i rapporti della "diplomazia finanziaria", ance con Israele. Di fronte a questa lotta per le poltrone senza obiettivi di governo reali, si chiede Bisignani, "non è forse meglio l'usato sicuro?".