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Antonio Ingoria: "C'è un piano eversivo e criminale per far fuori me e la mia Lista del Popolo"

Andrea Tempestini
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Qualcuno salvi Antonio Ingroia da se stesso. Già, perché ora denuncia un iperbolico complotto nei confronti della Lista del Popolo, il partito o presunto tale che ha lanciato insieme a Giulietto Chiesa, non pago del fallimento di Rivoluzione Civile nel 2012. Il colore, sei anni dopo, è rimasto lo stesso: sempre l'arancione. La lista di Ingroia, però, riuscirà a correre soltanto in otto regioni: nelle altre non ha raccolto le firme necessarie. Leggi anche: Impresa di Ingoria: si butta nel cestino da solo E tanto è bastato per far scattare Ingroia, il quale ha parlato di "un tentativo criminale di estrometterci, un disegno eversivo attuato con una legge elettorale incostituzionale, che ha truffato i cittadini”. Insomma, fantomatici poteri forti sarebbero in azione per affossare il suo progetto, per inciso sconosciuto alla maggior parte degli italiani. "Noi - ha continuato Ingroia - non abbiamo comunque paura di affrontare le strade difficili, non come la Bonino, che si è fatta adottare da qualche clan politico come il Pd". Ma poi c'è spazio anche per le dichiarazioni di Giulietto Chiesa, il cui registro è simile: "Tutti i governi, di centrodestra e di centrosinistra, hanno svenduto la sovranità del nostro Paese, violando la Costituzione. Lo Stato è diventato una S.p.a. e ha perso la sua funzione sociale ma noi proponiamo misure che possono essere realizzate in tempi brevi se c'è una volontà politica". Amen.

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