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Silvio Berlusconi rompe il silenzio, l'ultimo sondaggio-bomba: "Lega sotto di 4 punti, Salvini non sarà premier"

Giulio Bucchi
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Rompe il silenzio elettorale, Silvio Berlusconi, e getta il centrodestra nel caos. Il leader di Forza Italia, intervistato da Massimo Giannini a Circo Massimo su Radio Capital, snocciola i dati degli "ultimi sondaggi": "Matteo Salvini ha il forte desiderio di primeggiare nella coalizione, ma negli ultimi sondaggi la Lega è a quattro punti di distanza da noi. Il leader sarà espresso comunque dal partito che avrà preso più voti". Tradotto: Salvini non potrà diventare premier. Per Palazzo Chigi, il nome in pole per gli azzurri è ancora quello di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo: "Come presidente del Consiglio potrebbe far valere gli interessi dell'Italia in Ue, dove è molto stimato". Perché, sottolinea Berlusconi, "c'è bisogno di un'Italia stabile e noi abbiamo bisogno di un'Europa amica". Leggi anche: Il siluro di Mattarella, chi Berlusconi non potrà portare al governo Di sicuro, però, il Cav non accusa il leghista di fomentare odio e violenza in questa campagna elettorale infuocata: "Salvini qualche volta è un po' pirotecnico, ma il linguaggio violento viene dai grillini, soprattutto da Di Battista, che ne dice una all'ora. Salvini non è affatto estremista, si è seduto a un tavolo con noi e si è dimostrato molto concreto e ragionevole e assieme a Giorgia Meloni abbiamo firmato un programma comune". La Meloni e Salvini avevano protestato contro l'apertura di Berlusconi ai "transfughi" del Movimento 5 Stelle. Apertura su cui ora l'ex premier frena: "Quello è stato un mio commento ironico, mi domando come sia possibile che venga preso tanto sul serio. Ho suggerito agli ex grillini ironicamente di venire con noi per tenersi lo stipendio. Diversamente, se parlamentari di qualsiasi schieramento condividono qualche nostro provvedimento e lo votano, allora non potremmo che esserne contenti. È quello che abbiamo fatto anche noi all'opposizione, e questo non c'entra nulla con il vincolo di mandato. Così funziona il rapporto tra avversari politici in una democrazia matura". Non è all'orizzonte l'inclusione dei futuri ex grillini nel gruppo di Forza Italia: "Non credo che ce ne sarà bisogno perché otterremo la maggioranza. Questi signori andranno nel Misto e faranno lì il loro gruppo".

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