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Romano Prodi, salta fuori anche il suo nome: "I 4 big europei pagati 2 milioni per...", scandalo internazionale

Giulio Bucchi
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C'è anche Romano Prodi nell'inchiesta (laterale) del Russiagate. L'accusa è pesante: 4 politici europei pagati due milioni di euro per "promuovere" gli interessi dell'ex presidente ucraino Vicktor Yanukovich negli Usa. I big in questione, secondo Politico.com, sono Alfred Gusenbauer, cancelliere austriaco dal 2007 al 2008; l'ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski; l'ex premier ucraino Viktor Yushenko e appunto Prodi, due volte presidente del Consiglio e presidente della Commissione europea dal 1999 al 2004.  "Non so di che cosa mi si possa accusare - si difende Prodi -. C'era una squadra che faceva conferenze in giro per l'Europa sul tema dei rapporti tra Ue e Ucraina. Io ne ho fatte in tante città europee, Parigi, Vienna eccetera, con altre personalità. Le mie posizioni sul tema sono chiare: ho scritto un articolo per il New York Times e per Christian Science Monitor. Sono sempre stato a favore di un avvicinamento dell'Ucraina all'Unione europea". Le conferenze, assicura, erano tutte retribuite "e in maniera trasparente". A organizzare tutto sarebbe stato, questo il sospetto degli inquirenti americani, l'avvocato Paul Manafort, lobbista e per un breve periodo capo della campagna elettorale di Donald Trump. Prodi l'ha mai incontrato? "Penso proprio di no, faccio fatica anche adesso a capire chi sia".

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