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Liberi e Uguali, Laura Boldrini e Pietro Grasso con le ossa a pezzi: parlano solo di fascismo? Gli italiani li fanno sparire

Andrea Tempestini
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I verdetti di queste elezioni, tutte in divenire, sono ancora da scrivere. Ma già un paio d'ore dopo la chiusura dei seggi appare evidente come gli sconfitti - senza appello - stiano a sinistra. Il Pd, certo, che pare destinato a tracollare sotto il 20 per cento. Ma anche Liberi e Uguali, da queste urne, ne esce con le ossa rotte. Anzi, fracassate. Vi ricordate Massimo D'Alema che prometteva: "Arriveremo in doppia cifra?". Bene, l'obiettivo è grottescamente sfumato: LeU veleggia attorno al 3 per cento. Leggi anche: Il Generale che vuole arrestare Laura Boldrini Una drammatica sconfitta per D'Alema ma anche per il candidato premier Pietro Grasso e Laura Boldrini. Una conseguenza ovvia, probabilmente, se la campagna elettorale - con la Boldrini in testa - è stata quasi interamente impostata sull'allarme relativo a un fantomatico ritorno del fascismo. Liberi e Uguali, la nuova forza della sinistra, rischia di non entrare in Parlamento. La loro unica consolazione, probabilmente, sarà prendere atto della disgregazione del Pd, l'obiettivo per il quale la Cosina Rossa era nata (per morire subito?).

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