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Luigi Di Maio, raptus di gioia agli exit-poll. E Alessandro Di Battista: "Tutti ora devono parlare col M5s"

Andrea Tempestini
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Dopo i primi dati, il M5s grida subito al trionfo. Il primo a farlo è stato Alfonso Bonafede, deputato uscente e candidato ministro alla Giustizia, che a caldissimo ha affermato: "Chiaramente i primi dati dobbiamo prenderli con la giusta cautela ma se i risultati fossero confermati ci ritroveremmo di fronte ad un dato straordinario, anzi storico. C'è un elemento certo che emerge da questi dati, ovvero che il M5S sarà il pilastro della prossima legislatura". Così il grillino, dall'alto del risultato superiore al 30% di cui viene accreditato il M5s, che si imporrebbe così con un distacco ben superiore ai 10 punti come primo partito su scala nazionale. Leggi anche: L'imbarazzante scoperta sulla ministra di Di Maio: nel curriculum... E l'entusiasmo è letteralmente esploso quando sono stati diffusi i secondi exit-poll, quando il vantaggio del M5s era dato in aumento: Luigi Di Maio, scatenato, non ha trattenuto l'entusiasmo. Il candidato premier ha infatti abbracciato tutti gli altri elementi di spicco del Movimento presenti all'Hotel paco dei Principi. Dunque le parole trionfali di Alessandro Di Battista: "Se questi dati dovessero essere confermati si tratterà di un trionfo, una vera e propria apoteosi che dimostra il lavoro che abbiamo fatto. E che tutti quanti dovranno venire a parlare con noi. E questa è la migliore garanzia di trasparenza per i cittadini, perché tutti i partiti dovranno venire a parlare con noi secondo i nostri metodi di trasparenza"..

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