Caccia alle alleanze
Roma, 7 marzo (AdnKronos) - Italia ancora col fiato sospeso. L'esito delle elezioni politiche ha infatti lasciato il paese senza un governo. Nessuna delle forze in campo ha raggiunto la soglia del 40%, ossia la maggioranza assoluta, tanto che a 72 ore dal voto è già partita la caccia alle alleanze possibili da parte dei principali leader in campo. A partire dal segretario della Lega Matteo Salvini, che si è detto pronto ad accogliere la sinistra. "Non facciamo accordi partitici o politici, noi abbiamo un programma, chi condivide programma, chi ci sta bene", ha chiarito il leader del Carroccio, aggiungendo però che "C'è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze". Il candidato premier del M5S Luigi Di Maio ha invece ribadito la sua apertura nei confronti di tutte le forze politiche. "Siamo aperti al dialogo con tutti", ha spiegato ieri nella 'sua' Pomigliano d'Arco, smentendo però l'esistenza di "una lista di 10 punti programmatici da proporre agli altri partiti. C'è invece un programma elettorale, pubblico e trasparente, votato da quasi 11 milioni di cittadini". Intanto nel Pd è scontro su un ipotetico accordo col M5S. Mentre il segretario Matteo Renzi cerca di mettere fine alle polemiche sulle sue dimissioni 'congelate' lanciando l'hashtag #senzadime per dire no all'ipotesi di un governo pentastellato appoggiato dal Pd, all'interno della minoranza dem si fa strada l'ipotesi di un referendum tra gli iscritti per decidere sull'appoggio esterno a un governo M5S.