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Luigi Di Maio, la profezia nera di Luigi Bisignani: "Lobby gay e arroganza nel M5s, ecco che fine rischia di fare"

Andrea Tempestini
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Per Luigi Di Maio, Luigi Bisignani vede un futuro nero. E ne scrive in un intervento su Il Tempo, dove premette: "Cerchi magici e arroganza: possibile che la rovinosa caduta di Renzi non abbia insegnato nulla ai nuovi simpatici 'mostri', o aspiranti tali, che puntano a Palazzo Chigi?". Bisignani, dunque, aggiunge che ora "quasi tutta la scena è per Giggino Di Maio, il rassicurante e imperturbabile scugnizzo che, travestito da statista, fa sognare. Eppure - profetizza -, come è stato per Renzi, anche lui rischia di circondarsi solo di un piccolo gruppetto di fedelissimi che faranno, come il giglio magio, il bello e il cattivo tempo". Leggi anche: "Perché è il traditore più grande": Bisignani, la bomba su Di Maio Dunque, Bisignani, fa i nomi: " Al top, ovviamente, tre campani: Dario De Falco, Vincenzo Spadafora e Roberto Fico. Mentre dal 'Regno di Sardegna e Piemonte' vengono Pietro Dettori (Cagliari) e Laura Castelli, una torinese di origini siciliane, puntuta e mai sorridente. Dettori è una sorta di Ninja che interviene nelle operazioni più delicate, su espressa richiesta del guru Davide Casaleggio". Dunque, l'uomo che sussurrava ai potenti si chiede: "Un Movimento così autoreferenziale, con una potente e litigiosa lobby gay al suo interno, sarà in grado di gestire un governo ed un mare di parlamentari o cercherà invece di coinvolgere anche alti dirigenti e consiglieri di Stato umiliati durante la breve era renziana?". A voi la risposta...

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