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Laura Boldrini, l'idea folle di un nuovo partito: vuole allearsi con il Pd

Giovanni Ruggiero
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Il risultato elettorale di LeU «è stata una frustata, avevamo fatto tanto. Che cosa non ha funzionato? Abbiamo avuto poco tempo, poche risorse, poi abbiamo avuto il deficit più grande: è che non abbiamo capito che queste erano le prime elezioni digitali, le prime elezioni dei social media. E lì noi eravamo molto impreparati, perché neonati e perché si fa fatica a far capire ai nostri l' importanza della sfera digitale». Non le manda a dire la presidente uscente della Camera, Laura Boldrini, che ha incontrato i militanti di Liberi e Uguali a Milano, in compagnia del neo senatore Francesco Laforgia. Leggi anche: Boldrini senza vergogna: cosa si è ridotta a dire prima di sparire Ora si volta pagina. «La parola d' ordine», continua la Boldrini, «è apertura, apertura, apertura. Dopodiché ci dovrebbe essere la creazione di un nuovo soggetto politico, cioè si dovranno sciogliere i tre che oggi esistono e arrivare a un orizzonte progressista, che nel nostro Paese deve riuscire a ricominciare da zero, perché c' è stato un terremoto violento. La casa progressista è stata rasa al suolo e, dunque, adesso bisogna ricostruirla». Ma ci sarà un allargamento anche al Pd? Per la presidente uscente della Camera, «nell' orizzonte progressista c' è spazio per tutti coloro che vogliono intraprendere un cambiamento serio, che non vogliono galleggiare».

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