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Silvio Berlusconi, lo sfregio di Di Maio: "Ti devi ritirare". E Salvini... Un retroscena-terremoto

Giulio Bucchi
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"Berlusconi si deve ritirare". Un passaggio di consegne epocale, e forse il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) deve ancora arrivare. Perché Silvio Berlusconi non è mai stato così tanto vicino all'irrilevanza politica come oggi. Scavalcato da Matteo Salvini nel centrodestra e umiliato, perché di umiliazione si deve parlare, dal capetto grillino Luigi Di Maio. Il leader di Forza Italia ha fatto buon viso a cattivo gioco nella partita sulle presidenze di Camera e Senato, incassando peraltro la prestigiosa poltrona di Palazzo Madama con la "sua" Elisabetta Casellati, ma non accetterà di buon grado un governo M5s-Lega. Anzi, ancora oggi lo vede come fumo negli occhi. Leggi anche: "Governo di centrodestra con....". Meloni, un piano rischiosissimo A sua volta i grillini non vorrebbero la sua presenza nella maggioranza, e così secondo il retroscena tellurico di Repubblica Di Maio si sarebbe spinto fin dove nessuno aveva mai osato: chiedere ufficialmente un passo indietro di Berlusconi. "Il mio consiglio è che Berlusconi lasci la vita politica...", si è lasciato sfuggire il candidato premier dei 5 Stelle con i fedelissimi. E Salvini, che sta trattando con Di Maio, pare aver raccolto l'idea: "Lascia il partito a un reggente. Io rappresento il centrodestra e tratterò con i cinquestelle. Poi mi relazionerò con il vostro rappresentante. È l'unico modo, non hai altra scelta per restare in partita", sarebbe stato il franco "suggerimento" del leghista al Cav. Perché l'idea, secondo quanto riferisce Repubblica, è comunque quella di andare al governo, con o senza Berlusconi. 

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