M5s, l'ora della fregatura: Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, cosa succede se si torna a votare
La base grillina molla Luigi Di Maio e invoca Alessandro Di Battista. Mentre i vertici del Movimento 5 Stelle si affannano a difendere il candidato leader impantanato nel meccanismi della politica, i militanti spazientiti virano su Dibba: "Il Movimento ha bisogno di te, torna! Ti compro io il motorino". "Ale, torna in servizio, la casta è più feroce che mai". "Luigi è troppo buono e pacato e la gente non lo capisce". "Caro Alessandro, hai sbagliato a lasciare a Di Maio la leadership perché non è al tuo livello". In caso di nuove elezioni, poi la base non ha dubbi: "Devi essere tu a guidare il M5S! Tu sei un trascinatore, e gli italiani vogliono quello!". GUARDA IL VIDEO: Dibba, la faccia come il... Quando insultava il Pd (e ora...) Di Battista per ora è inamovibile nella scelta di lasciare la politica attiva: "Ho preso la mia decisione". Tornare per una nuova campagna da non-candidato? «Parlarne ora è prematuro». Ma dalle parti di Davide Casaleggio, rivela il Quotidiano nazionale, in caso di ritorno rapido alle urne si sta già pensando a una deroga per il limite di due mandati raggiunto da Di Maio. Altra benzina gettata sul fuoco acceso tra i due "amiconi" grillini. E tanti saluti agli elettori grillini.