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Matteo Salvini, ultimo appello: "Non rompo con Silvio Berlusconi, ma ci dia l'appoggio esterno". Siluri su Mattarella e Di Maio

Davide Locano
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In una cruciale giornata politica, Matteo Salvini parla di primissimo mattino, ospite e Circo Massimo su Radio Capital. Prima di tutto, le rassicurazioni a Silvio Berlusconi: "Se romperò con lui? Noi e Forza Italia ci siamo presentati insieme, non cambio idea. Se c'è un accordo di tutti, e magari qualcuno accompagna con sostegno indiretto, ne parliamo. Ma non sarò io a frantumare le coalizioni". Rassicurazioni, certo. Ma anche un messaggio: il leader della Lega chiede nuovamente al Cav di cedere sull'appoggio esterno per evitare l'anticipatissimo ritorno alle urne, in quello che è una sorta di ultimo appello. Leggi anche: Renzi terrorizzato, quella telefonata a Salvini Il punto è che la Lega non appoggerà mai il governo di Sergio Mattarella: "So benissimo che non esiste un governo neutrale, giornalisti neutrali o arbitri infallibili. Come farà un governo ad essere neutrale a giugno, quando si discuterà di immigrazione in Europa? Ho chiesto l'incarico a Mattarella. Lui ascolta e ragiona. Contestava che non abbiamo il 51%. Ma qualunque governo, neutrale e balneare, è lontano dal 51 per cento". Una battuta anche su Luigi Di Maio: "Ha girato tutti i forni che poteva girare e il pane è finito. Non credo che abbia novità: ha posto veti su Berlusconi, per loro Forza Italia organica al governo è impensabile, punto". Ma non solo. Sul leader grillino aggiunge: "Quello che non ho capito di Di Maio è perché è andato per giorni e giorni dietro a Martina e Franceschini. Io ho un programma totalmente diverso da quello del Pd e voglio smontare le riforme fatte dal Pd", ha concluso.

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