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Governo, il dubbio di Lega e M5s su Sergio Mattarella: "Non è detto che accetti"

Giulio Bucchi
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Sia Matteo Salvini sia Luigi Di Maio si dicono ottimisti: la squadra di governo c'è, l'intesa sul premier pure. Ma restano i grossi dubbi su Sergio Mattarella: il presidente oggi riceverà al Quirinale le due delegazioni separate di M5s e Lega, con loro non parlerà dei nomi e solo dopo deciderà se affidare l'incarico di governo a quello che oggi è il grande favorito per Palazzo Chigi, il professore Giuseppe Conte. Leggi anche: Toto-ministri, la voce terrificante su Di Maio. Per lui... "La squadra è equilibrata per gli Esteri e l'Economia i nomi sono di garanzia e non imputabili di estremismo. Ma non siamo affatto sicuri che il Colle li accetterà senza battere ciglio", è la voce allarmata che circola tra i leghisti, secondo quanto riporta un retroscena del Corriere della Sera. A lasciare perplesso il Capo dello Stato potrebbe essere innanzitutto il profilo paradossalmente troppo "basso" di Conte, un serio giurista in grigio che agli occhi del Colle potrebbe non avere la personalità politica sufficiente per relazionarsi ai leader dei partner europei. Secondo punto critico: potrebbe apparire un "mero esecutore" come incautamente annunciato da Di Maio, per il disappunto di Mattarella. Altra grossa incognita: il nome di Paolo Savona, che il toto-governo dà in corsa sia per il ruolo di premier sia per quello di ministro dell'Economia. A 82 anni, con un curriculum di tutto rispetto, l'ex ministro di Carlo Azeglio Ciampi pagherebbe però le sue posizioni molto critiche contro l'euro e l'Unione europea, così come sono state realizzate. "Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani", è stato il commento di Salvini. Basterà appellarsi a questo per convincere Mattarella?

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