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Giuseppe Conte, quando Vittorio Feltri scriveva: "Il prossimo premier? Sarà un cog*** di prima grandezza"

Matteo Legnani
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Di seguito riproponiamo l'editoriale di Vittorio Feltri apparso su Libero dello scorso 5 maggio. Più di due settimane fa, provocatoriamente ma neanche tanto, il direttore profetizzava che chiunque fosse stato scelto per fare il premier di un governo Salvini-Di Maio, sarebbe stato "un coglione". Ma nemmeno lui (o forse sì, chissà) poteva immaginare che oggi ci saremmo trovati a che fare con un personaggio come Giuseppe Conte, il cui curriculum è stato fatto a pezzi e sbertucciato nel giro di pochissime ore, esponendo anche il nostro Paese a una clamorosa figuraccia.  Due mesi dalle elezioni politiche e siamo ancora qui a chiederci chi diventerà presidente del Consiglio. Pare che sia fondamentale per il futuro del Paese sapere chi sarà il prescelto. I giornalisti si interrogano in modo concitato: sarà incaricato Salvini o Cassese? Avremo a Palazzo Chigi un leader di partito o un tecnico, cioè un giurista o un economista tipo Monti sorgenti dalle acque putride? Come se fosse importante conoscere il nome del prossimo premier. Non sono un veggente quindi non in grado di anticipare ai lettori la identità del presidente sostituto di Gentiloni. Ma posso garantirvi, amici, che sarà un coglione di prima grandezza. Ogni volta che si tratta di mandare un pirla a Palazzo Chigi ci scervelliamo per indovinare chi verrà selezionato per ricoprire l' importante incarico. Scriviamo lunghi articoli, elaboriamo ragionamenti complicati, ciononostante non ci azzecchiamo mai. Ovvio. Noi abbiamo la testa quadrata, mentre il capo dello Stato punta sempre non sull' uomo più affidabile, bensì sul più stronzo ovvero colui che sarà disposto a mille compromessi e pronto a ubbidire alle autorità fasulle dell' Europa. Leggi anche: Vittorio Feltri, appello disperato a Matteo Salvini: "Basta, devi scaricare questo Di Maio" Talché, amici cari state tranquilli, mettetevi il cuore in pace. Ci comanderà presto non il vincitore delle consultazioni, che non c' è. Mattarella ci rifilerà un cazzaro qualsiasi, molto titolato, un professore, totalmente incapace di governare, ma bravissimo a menare il can per l' aia sia pure in assenza del cane e dell' aia, che nessuno possiede più neanche in campagna. Ci troveremo tra i piedi un individuo sciapo e scolorito costretto a tirare a campare senza un obiettivo che non sia la revisione della legge che disciplina il voto. Sarà divertente seguire questo signor Nessuno nei giorni seguenti al suo insediamento. L' esperienza non ci manca. Quando fu issato al vertice Monti da Napolitano (auguri per l' aorta sfigata) assistemmo sgomenti alla sua immediata visita alla Merkel. La quale, dopo aver parlato con lui una mezzoretta, appresi i programmi severi del neo premier, in una conferenza stampa dichiarò: sono rimasta molto impressionata dalle idee di Mario. Trascorre un anno e sale al trono Enrico Letta, che si affretta a baciare la pantofola della cancelliera. Breve colloquio e avanti con la conferenza stampa a commento dell' incontro. La signora crucca, tanto per cambiare, dice: sono stata assai impressionata dalla preparazione del giovane presidente italiano. E dagli. Poco dopo piomba sulla scena Matteo Renzi, che si precipita ai piedi della stracitata Merkel. Che organizza la solita stucchevole conferenza stampa e loda l' ex sindaco di Firenze. Così: sono rimasta impressionata dai mirabili progetti del giovanissimo capo dell' esecutivo di Roma. Gentiloni l' ho perso di vista, però suppongo che pure lui abbia strisciato. E dovremmo aver fiducia dell' uomo che presto si sdraierà al cospetto della culona inchiavabile? Ma smettetela di prenderci in giro, buffoni. di Vittorio Feltri

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