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"Rapito", Bellocchio torna a battere sui temi prediletti (e a 80 anni lo fa meglio)

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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RAPITO
Sky Drama, ore 21. Con Barbara Ronchi, Paolo Pierobon e Fabrizio Gifuni. Regia di Marco Bellocchio. Produzione Italia 2003. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Nel 1858 a Bologna un ragazzo ebreo viene tolto alla famiglia dalla guardie del Papa (l'Emilia Romagna era ancora stato pontificio) e portato in Vaticano. La ragione: il piccolo all'insaputa dei genitori è stato battezzato da una balia bigotta. Ora lo stato papalino pretende che sia educato nella religione cattolica. I genitori muovono mare e monti per avere indietro il ragazzo. Costui però si affeziona alla dorata condizione di figlio prediletto del pontefice.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Bellocchio torna a battere sui temi prediletti di sempre (l'educazione cattolica, il "peso", da sempre della Chiesa romana sulla vita non solo politica degli italiani) ma a 80 anni lo fa con un'inventiva e un respiro che da giovane si sognava.

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