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Giuseppe Conte premier, Sergio Mattarella preoccupato dallo scandalo: il piano che farà esplodere Di Maio e Salvini

Giulio Bucchi
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Il caso del curriculum gonfiato di Giuseppe Conte cade a fagiolo, perché consente a Sergio Mattarella di prendere tempo. In fondo, era questo l'obiettivo del presidente della Repubblica subito dopo l'ultimo giro di faccia a faccia lunedì sera con Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I dubbi sul premier indicato dai due leader di M5s e Lega, infatti, erano innanzitutto politici e ora si aggiungono quelli di opportunità e presentabilità, anche e soprattutto all'estero.  Leggi anche: Conte, spunta pure una cartella Equitalia, casa ipotecata Se le accuse fossero confermate, al di là dei rischi minimi di illecito amministrativo, Conte getterebbe una luce negativa sulla credibilità anche di tutto il governo, mettendo in dubbio la tenuta stessa dell'accordo tra Lega e M5s. Non a caso, si stanno giù registrando turbolenze sul possibile ritorno della carta Di Maio per Palazzo Chigi. Secondo il retroscena quirinalizio del Corriere della Sera, Mattarella starebbe già mettendo in preventivo "le conseguenze di un eventuale cambio di candidato in extremis". È per questo, spiega Marzio Breda, "che il suo esame potrebbe far slittare di un altro po' la scelta e innescare una mezza crisi di nervi tra i partner della maggioranza in via di costituzione". Se salta Conte, ha già chiarito Salvini, si va al voto. Esattamente quello che non vuole il Colle, che sta cercando di tutto per evitare l'esplosione. Salvo, con una certa ironia, rischiare di favorirla.

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