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"Parigi si scusi", Salvini all'attacco

Migranti

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Roma, 13 giu. (AdnKronos) - "Spero che arriveranno le scuse della Francia". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando al Senato in riferimento alla vicenda Aquariuse alle accuse di Parigi all'Italia. "Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia di generosità e di volontariato - ha sottolineato - non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del governo francese che spero diano scuse". "Chiedo a Macron - ha aggiunto - di passare dalle parole ai fatti e accogliere i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere per dare un segno concreto". Poi, parlando del ruolo del nostro Paese in Europa, Salvini ha dichiarato: "In queste ore ho sentito tanti colleghi europei. Leggevo di una Italia isolata. Non siamo mai stati così centrali e così ascoltati come in queste ore". "Io per primo sono stufo che i bambini muoiano, sono stufo di questi morti di Stato", ha detto il ministro dell'Interno. "Non accetto, avendo due figli - ha sottolineato -, che si dica che al governo c'è chi vuole male ai bambini. Non voglio che i bambini siano messi su un gommone in condizioni di morire nel Mediterraneo, sono stufo che i bambini muoiano perché qualcuno li illude che in Italia c'è casa e lavoro per tutti". "Non è possibile - ha poi osservato - che siano associazioni private, finanziate chissà chi, a imporre tempi e modi dell'immigrazione". "L'oggetto della prossima informativa sarà da dove vengono queste sovvenzioni, perché io amo il volontariato ma quando leggo che dietro c'è Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità", ha aggiunto il vice premier. "Ama il prossimo tuo come te stesso, sì - ha detto Salvini -. Il mio prossimo sono le donne e i bambini che fuggono dalla guerra, questi devono avere casa loro a casa nostra". "Ma questi non possono essere mischiati con l'immigrazione clandestina che porta solo allo scontro sociale. E ama il prossimo tuo significa anche amare i milioni di italiani che hanno perso casa, lavoro, speranza", ha aggiunto il ministro dell'Interno. "Se l'Europa c'è - ha continuato Salvini -, batta un colpo adesso o taccia per sempre...". Sul Trattato di Dublino ci vuole una posizione "concordata e costruttiva. Con il collega tedesco e quello austriaco - ha annunciato - proporremo una nostra iniziativa sul fronte interno e esterno". "Sto lavorando per essere in Libia entro giugno - ha poi aggiunto - per avere la garanzia che ci sia parità di diritti e doveri su entrambe le sponde del Mediterraneo". Poi, tornando a parlare dell'attacco di Parigi, Salvini ha rimarcato: "Non è un derby Italia-Francia. Non è neppure il mondiale a cui per altro non parteciperemo... Il problema è che la nostra storia di generosità e volontariato non merita di essere apostrofata in quel modo da un rappresentante del governo e spero che la Francia - ha ribadito - dia le scuse ufficiali nel più breve tempo possibile". Lasciando il Senato il ministro dell'Interno, a chi gli chiedeva se sia in forse la visita del premier Conte a Parigi venerdì prossimo, con Macron, ha risposto: "Conte senza scuse ufficiali fa bene a non andare".

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