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Ong soccorre migranti, Salvini: "Non toccherà suolo italiano"

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Roma, 21 giu. (AdnKronos) - Scoppia un caso sulla nave Ong Lifeline, con bandiera olandese, che ha soccorso oggi centinaia di migranti al largo della Libia. "Le navi delle Ong non toccheranno più il suolo italiano", tuona su Facebook, in diretta dal Viminale, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, parlando dell'imbarcazione "con bandiera olandese" che nel mare tra Libia e Tunisia "di forza - afferma - ha caricato a bordo 224 clandestini in acque di competenza libica". "Questi pseudo volontari" hanno "reso impossibile" l'intervento della guardia costiera italiana e dei tunisini, sottolinea il titolare dell'Interno. "In Olanda - aggiunge - sono disponibilissimi ad assecondarvi, fate un giro un po' largo, porti italiani ora nisba". "All'Olanda - rivela poi - abbiamo mandato una nota ufficiale del ministro degli Esteri". "Sono arrabbiato, sorrido, porto pazienza, ma sono stufo di essere preso in giro", continua. "La nostra guardia costiera - riferisce - ha scritto dicendogli 'non muovetevi, ci pensano i libici', stesso messaggio arrivato dai libici e cosa hanno fatto questi disgraziati? Sono forzosamente intervenuti per caricare il quantitativo di carne umana, mettendo a rischio le vite dei migranti". "Io ho il dubbio che lo fanno per interesse e non perché sono buoni", sottolinea Salvini. "La generosità a parole e a chiacchiere non ci serve - afferma -, il premier Conte ha il mandato ad andare in Europaper ricontrattare le regole che ci stanno danneggiando". "Ma per fessi - conclude - non ci passiamo più". Sul caso interviene anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "È notizia di queste ore - scrive su Facebook ripercorrendo quanto sta accadendo - che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio". "Non stanno collaborando con la guardia costiera libica - incalza il ministro - che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le Ong ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane". "A ciò va aggiunto - continua - che ad oggi non abbiamo ancora riscontri sull'effettiva appartenenza all'Olanda della nave ong Lifeline, come anche della Seefuchs, che pure batte bandiera dei Paesi Bassi. Per questi motivi sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un'indagine di bandiera per verificare l'effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l'appartenenza a quella stessa nazionalità. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, ma di certo vi anticipo - conclude il ministro - che il diritto del mare non permette la navigazione a navi non regolari". Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio plaude su Facebook all'iniziativa del titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti. "La legalità prima di tutto! - scrive - Avviata l'indagine di bandiera sulla nave Ong Lifeline, che non sta collaborando con la Guardia Costiera Libica, per verificare la corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l'appartenenza a quella stessa nazionalità. Grazie ministro Danilo Toninelli!".

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