Pier Carlo Padoan, la pazzesca gufata dell'ex ministro sul governo
"Se l'Italia si presenterà all'appuntamento con Bruxelles con dati vistosamente fuorvianti rispetto al percorso di aggiustamento che noi avevamo faticosamente negoziato e concordato in questi anni, il rischio di procedure d'infrazione mi pare inevitabile". Inizia così, con una gufata atomica, l'intervista che l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha concesso oggi a Repubblica. L'unico baluardo, di fronte a una Italia in mano a lega e M5S, è il suo successore Giovanni Tria, "che conosco da sempre ed è uno serio, qualificato, un lucido economista. Il problema sono le idee che circolano fa gli altri membri del governo. Non ho letto da nessuna parte quali strumenti intendano predisporre contro l'evasione fiscale. E poi c'è quell'obbrobrio che chiamano 'pace fiscale', che altro non è se non un condono bello e buono". E ancora: "Sento parlare di in rapporto deficit/Pil al 2,6-2,7%, anziche lo 0.9% previsto per il 2019. bene, se le cifre che poi verranno inserite nella Legge di bilancio saranno quelle, prima ancora che brixelles esprima il suo giudizio, saranno i mercati a punirci duramente". PLeggi anche: Giuseppe Conte, la spifferata: il complotto di Calenda e Padoan per farlo cadere