Mara Carfagna contro Tito Boeri: "Gli immigrati non salvano le pensioni"
Non si possono "sostituire le culle vuote con i barconi dei migranti". Mara Carfagna contesta la convinzione del presidente Inps Tito Boeri che ritiene l'immigrazione necessaria al finanziamento del sistema pensionistico: "I temi dell'immigrazione e della natalità vanno separati, non sovrapposti come fa Boeri", spiega in una intervista a Il Giornale. Poi certo c'è "una buona immigrazione che serve a molti settori economici, soprattutto nel Nord industriale, ma c'è anche una cattiva immigrazione che genera insicurezza, disagio, malaffare. In alcune realtà produttive, lo sfruttamento illegale degli immigrati tiene bassi i salari e impedisce l'emersione di buon lavoro per i disoccupati". Leggi anche: Attenzione al suo vitalizio. Clamoroso, Fini se la gode: quanto può incassare in più Decreto dignità - "Pessimo decreto, figlio di una visione ideologica del lavoro", commenta la Carfagna. "È sbagliato penalizzare con aggravi burocratici e costi contributivi le aziende che intendono rinnovare contratti a termine. Ci si illude che assumerebbero di più a tempo indeterminato: è vero il contrario. Il precariato si combatte abbassando le tasse sui contratti a tempo indeterminato per renderli convenienti. Forse Di Maio preferisce la disoccupazione al lavoro, così può ancora far credere a qualcuno che si possa vivere di solo reddito di cittadinanza". Legge Fornero - Secondo la vicepresidente della Camera la legge Fornero va superata: "Vanno individuate meglio le categorie più in sofferenza, i lavori più usuranti per i quali prevedere un'età di pensionamento più bassa. E questa esigenza va conciliata con le legittime aspirazioni dei giovani che temono di non arrivare mai alla pensione. Per finanziare le modifiche necessarie vanno tagliati i privilegi e le vere pensioni d' oro, non solo quelle degli ex parlamentari".