Luigi Di Maio sbeffeggiato da Silvio Berlusconi: "Vuole regolare per decreto una cosa che non ha mai conosciuto: il lavoro"
Dopo le critiche dei suoi luogotenenti nei giorni scorsi, Silvio Berlusconi ha preso carta e penna e scritto di suo pugno una lettera firmata al Corriere della Sera. Da leader di un partito all'opposizione del governo Lega-M5S, ma anche e soprattutto da imprenditore, da uno che il mondo del lavoro lo conosce come le sue tasche e che in oltre 50 anni ha dato lavoro a decine e decine di migliaia di persone. Per lui il "Decreto dignità" varato in settimana da Luigi Di Maio è "contro le aziende" e con esso "torna il peggio della sinistra dirigista italiana". Ma il pezzo più gustoso dello scritto berlusconiano è la parte in cui il Cav tira in ballo direttamente il leader dei 5 Stelle per dire che "Di Maio vuole regolare per decreto una cosa che non ha mai conosciuto, il mondo del lavoro. Non avendo idee originali, rispolvera ricette vecchie che sono fallite in tutto il mondo: sembra incredibile, ma il ministro del Lavoro ripropone nel 2018 soluzioni vetero-comuniste già sconfitte nel '900 e alle quali non credono più nemmeno i sindacati seri". Lggi anche: Mediaset, quanto è costata (in un solo giorno) la sciacallata di Di Maio sulle televisioni