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Piazzapulita, lo scandalo: "Un piccolo Mein Kampf", il generale Vannacci come Hitler

Paolo Di Paolo

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Lo scrittore Paolo Di Paolo, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita, su La7, nella puntata del 2 maggio, legge alcune frasi tratte dal libro del generale Roberto Vannacci e arriva a questa conclusione: "È un piccolo Mein Kampf".

"Questo è un candidato della Lega ma quello che scrive è sconcertante", attacca Di Paolo. Dopo aver recitato alcuni passaggi di Un mondo al contrario e dell'ultimo volume Il coraggio vince. Vita e valori di un generale incursore. "Fa l'elogio del poliziotto col manganello che tenta di fermare 'le orde di violenti manigoldi' e del drone che sorvola la città".

 

 

E ancora, afferma Di Paolo: "Ad un certo punto riesce anche a dire che non nasciamo uguali, dice che esistono culture superiori come quella nostra, in cui 'scorre il sangue di Enea, di Giulio Cesare e di Dante', e culture inferiori", sostiene "che esistono tratti somatici identitari e che la Egonu non rappresenta l'italianità". 

Insomma, conclude lo scrittore: "È un piccolo Mein Kampf". "So che uso una espressione pesante. Ma è un piccolo Mein Kampf", insiste Di Paolo. "Lo abbiamo liquidato come folcloristico e se la Lega si lega ad un personaggio così, deve assumersene le responsabilità".

Qui l'intervento dello scrittore Paolo Di Paolo a Piazzapulita

 

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