Matteo Salvini, il piano per accogliere i transfughi di Forza Italia: ecco quali non accoglierà
"Nei gruppi di Forza Italia alla Camera e al Senato ognuno cerca di sopravvivere, e siamo all'io speriamo che me la cavo. Nessuno vede una prospettiva e Salvini questo lo sa. Ma vi assicuro che Matteo non ha contattato nessun berlusconiano". Così un "leghista d'alto rango", sotto anonimato, a Il Messaggero. Si parla dell'opa della Lega su Forza Italia, iniziata dopo il definitivo "no" di Silvio Berlusconi a Marcello Foa. Il punto è che Matteo Salvini, per ora, non vuole calcare la mano sui transfughi. Sono infatti loro, semmai, ad averlo contattato. Ma un piano, il ministro dell'Interno, ce l'ha. E, sempre secondo Il Messaggero, si compone di due parti. La prima: avere a disposizione un partito-spalla di moderati, magari guidato da Raffaele Fitto, che possa aiutare a portare voti all'alveo leghista sottraendoli agli azzurri. La seconda parte del piano, invece, prevede proprio di accogliere i forzisti transfughi. Ma, attenzione, non tutti: le regole e gli schemi da seguire sono precisi. Leggi anche: Parla Giorgetti (e gela i "transfughi" di Forza Italia) Per esempio, si apprende da via Bellerio, la Lega non accoglierà alcun consigliere regionale forzista lombardo, veneto o ligure o friulano. Questo perché nelle regioni governate dal centrodestra non si vuole rompere il patto. E ancora, nella Lega non saranno accolti i big senza voti, per quanto i nomi possano essere altisonanti, ma gli amministratori locali o i ras regionali che portano in dote anche parecchi consenso. E davanti a questo tipo di manovre, ovviamente, Forza Italia è in subbuglio, in un momento in cui la leadership di Berlusconi appare appannata e distante così come non era mai stata in precedenza.