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Giorgia Meloni, la sfida sulle tasse a Matteo Salvini: il piano per ribaltare l'Italia

Gino Coala
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Arriva da Fratelli d'Italia la proposta su una "tassa piatta", la flat tax all'italiana, che potrebbe togliere le castagne sul fuoco del governo. Da settembre il nodo della riforma fiscale dovrà essere sciolto da Lega e M5s, anche se al momento un accordo preciso sul tema sembra ancora lontano. I parlamentari di Giorgia Meloni hanno depositato due proposte di legge, sia al Senato che alla Camera, per introdurre una tassa piatta con gradualità, senza oneri per lo Stato e un intervento per introdurre per fasi la fatturazione elettronica, così da ridurre i disagi per piccoli e medi imprenditori. Leggi anche: Immigrazione, la Meloni inchioda la sinistra: "Blocco navale subito: ricordate quando Prodi..." Il progetto dei FdI prevede di estendere la no tax area fino a 12 mila euro di reddito lordo, anziché 8 mila di oggi, e di tassare al 15% solo "i redditi incrementali" dall'anno fiscale 2019. La tassa piatta entrerebbe in vigore quindi solo per la parte di reddito superiore a quella denunciata l'anno precedente. Secondo i parlamentari meloniani, questo sistema di tassa piatta graduale spingerebbe gli imprenditori ad aumentare la produzione senza il timore di stangate fiscali. E poi consentirebbe al governo di raccogliere una prima serie di dati per capire quali sarebbero i margini di attuaizone e l'impegno economico della versione definitiva della tassa piatta.

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