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Giancarlo Giorgetti, la frase rubata al leghista: "Prepariamoci un rifugio antiatomico"

Gino Coala
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L'ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva ha anticipato quale sarà il tenore dello scontro nel governo non appena, a settembre, ci sarà da affrontare nel merito i punti più urgenti dell'agenda del Paese. Quelle su Tap, Tav, Ilva e Alitalia sono schermaglie ancora inesplose, sulle quali ricorda Augusto Minzolini sul Giornale, i grillini non hanno nessuna intenzione di cedere spazi agli alleati leghisti. I no sul tavolo sono tanti, fino alla follia della nazionalizzazione di Alitalia. Leggi anche: Forza Italia, il piano dei sostenitori di Salvini per scalare il partito dall'interno: Berlusconi spacciato Il nodo più complicato da sciogliere per il governo arriverà con la legge di Bilancio, quando si tratterà di trovare un modo per evitare le clausole di salvaguardia, vale a dire evitare di massacrare gli italiani con l'aumento dell'Iva, accontentando comunque le ambizioni grilline sul reddito di cittadinanza e quelle leghiste sulla flat tax. I primi segnali che il terremoto è in arrivo si vedono tutti nello spread, minaccioso a 243 punti, i leghisti quindi sono già in assetto da guerra. Per questo risuona ancora forte il monito che continua a ripetere il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti: "Prepariamo per tempo un rifugio antiatomico, Berlusconi ne sa qualcosa". Non a caso Salvini ha già cominciato a virare i suoi attacchi sui "poteri forti", pronti a mettere i bastoni tra le ruote alla macchina dell'esecutivo.

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