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Ponte Morandi, Luigi Di Maio a un ragazzino al funerale: "Te lo giuro, gli faccio il c***"

Giulio Bucchi
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Guerra ai Benetton e ad Autostrade per l'Italia. "No a elemosine, no a baratti sulle concessioni", ha giurato Luigi Di Maio dopo la promessa dell'azienda di stanziare 500 milioni come "risarcimento" per Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Qualche ora prima, ai funerali, il vicepremier e leader del Movimento 5 Stelle aveva usato però toni ancora più coloriti. Leggi anche: I Benetton vogliono farsi odiare dall'Italia. Da chi si faranno difendere "Ti prego, ti prego, fagli il c***", gli ha sussurrato nell'orecchio un ragazzino, secondo quanto riferisce il cronista del Corriere della Sera. Risposta del ministro: "Te lo giuro, lo farò. Quelli di Autostrade i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più". E alla mamma di una figlia sfollata dalla sua abitazione sotto il ponte pericolante, promette: "La casa non dovrà ricomprarla, stia tranquilla. Gliela regaleremo noi". Parole rassicuranti, anche se quella formula, "gliela regaleremo noi", sembra più adatta a una campagna elettorale.

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