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Giuseppe Conte, lo sfogo brutale con Giancarlo Giorgetti: "Non reggo", crisi di nervi a Palazzo Chigi

Giulio Bucchi
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Sono le ore più difficili per Giuseppe Conte. L'accelerazione di Matteo Salvini sull'immigrazione con tanto di inchiesta giudiziaria, l'incontro con Viktor Orban, le frizioni con Luigi Di Maio sulle pensioni, la guerra in arrivo sulla finanziaria e i pericoli per spread e speculazione. "Questa gara io non la reggo. O si cambia, o è impossibile andare avanti", è lo sfogo del premier riferito da Repubblica, che parla di una "mattinata di fuoco a Palazzo Chigi" e di uno sfogo con il suo sottosegretario, leghista, Giancarlo Giorgetti.  Leggi anche: "Non lo può fare". Conte, il raptus contro Matteo Salvini Il braccio di ferro costante tra Lega e M5s sarebbe "insostenibile", e il duello tra i suoi due vice "scredita il presidente del Consiglio". Conte ha l'orgoglio ferito, dunque. E il premier silenzioso, il mediatore moderato e modesto potrebbe presto "stappare". Anche per questo tra pochi giorni partirà la cabina di regia sui dossier più delicati del governo, un modo per cercare di ricucire le due anime del governo facendole lavorare gomito a gomito, come accaduto durante i giorni della trattativa sul contratto di governo. Da allora, arrivati al potere, Lega e M5s si sono semplicemente tollerati, ciascuno ha dominato il proprio campo d'influenza. E Conte lì nel mezzo, a soffrire in silenzio. 

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