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Silvio Berlusconi, retroscena terrificante: "Non ci pensa nemmeno". Forza Italia, la fine di tutto

Giulio Bucchi
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Vicino al passo estremo. Silvio Berlusconi getta nel panico Forza Italia prospettando per la prima volta in maniera concreta il suo distacco dal partito che ha fondato nel 1994 e guidato in modo solitario per quasi 25 anni. Il Cavaliere non vuole candidarsi alle elezioni europee del 2019. La frase sibillina della capogruppo azzurra al Senato Anna Maria Bernini, riferita dalla Stampa, la dice lunga: "Quando non c'è vento Berlusconi non fa volare l'aquilone". Il riferimento è ai sondaggi disastrosi che danno Forza Italia intorno all'8%, uno zoccolo duro di cui, scrive ancora la Stampa, "Berlusconi non sa che farsene" perché la sua ambizione è inevitabilmente maggioritaria, dal 20% in su. Leggi anche: "Inutile e rischioso", il clamoroso e inatteso passo indietro del Cav Il rischio, anche correndo in prima persona e mettendoci la faccia come non accade dal 2013, è comunque quello di una Caporetto elettorale, con il fronte sovranista di Lega e M5s pronto a spazzare via i partiti di sistema Pd e Forza Italia. "Cercheremo di convincerlo. Averlo in lista o non averlo non è la stessa cosa", ha ammesso il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, numero due azzurro. L'idea sarebbe quella di candidare l'ex premier nella circoscrizione Sud o nelle Isole, l'ultima roccaforte forzista rimasta. A far cambiare idea a Berlusconi potrebbe però essere solo un grande appello popolare da recapitare direttamente ad Arcore. Ma stavolta davanti alle ragioni del cuore il Cav potrebbe mettere la testa e i numeri: sondaggi alla mano, nonostante i timidi segnali di risveglio, Forza Italia il prossimo maggio potrebbe scendere addirittura al 7 per cento. Un declino inaccettabile su cui non avrebbe senso porre il proprio nome come sigillo.

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