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Lega, la legge voluta da Matteo Renzi che può salvare Umberto Bossi

Matteo Legnani
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Umberto Bossi, il figlio Renzo e l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito potrebbe salvarli Renzi. O almeno, una modifica al codice penale voluta dal governo Gentiloni e approvata in zona Cesarini lo scorso 21 marzo, due giorni prima che l'attuale Parlamento di insediasse. Fa parte, quella norma, delle modifiche al codice penale che sono state introdotte con la "riforma Orlando". E prevede che per il reato di appropriazione indebita si possa procedere solo dopo querela, ovvero non più d'ufficio come accadeva prima. Cioè, occorre che la "parte lesa" denunci l'appropriazione indebita. La norma potrebbe salvare il cognato di Matteo Renzi, Andrea Conticini, e i di lui fratelli Alessandro e Luca, accusati di essersi intascati su conti privati circa 6,6 milioni dei 10 raccolti per finanziare progetti e attività benefiche in Africa. Ma, come sottolinea Il Fatto Quotidiano, potrebbe salvare anche il fondatore della Lega, il di lui Trota Renzo, e il di lui tesoriere Belsito. Tutti già condannati in primo grado. Ma il processo d'appello potrebbe addirittura non cominciare mai se entro il prossimo 30 novembre 2018 La Lega, cioè Matteo Salvini, non presenterà querela. La Corte d'Appello di Milano a tal proposito, si legge sempre sul Fatto, ha già inviato una lettera al legale rappresentante del partito, in quanto parte lesa, cioè a Salvini. In cui spiega la situazione. Vedremo cosa deciderà di fare Il Capitano nei confronti del Fondatore, che ha peraltro scelto di ricandidare e di far eleggere in Parlamento appena pochi mesi fa. Leggi anche: Renzo Bossi e la festa di compleanno. Agguato a Salvini, chi c'era e chi mancava

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