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Giulia Bongiorno, un trionfo: sparare ai ladri in casa, il sondaggio che la incorona

Matteo Legnani
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Il sondaggio Noto illustrato da Il Giorno mostra quanto il decreto sicurezza vada nella giusta direzione, quella voluta dagli italiani. Perchè il 52% degli intervistati si dice favorevole alla possibilità di usare armi contro aggressori in tutti i casi. E il 21% a favore, ma solo per difendersi. Che fa il 73% degli intervistati favorevole all'uso di armi contro aggressori, rapinatopri e quant'altro. Certo, poi c'è il 56% che alla domanda "terreste un'arma in casa per difendervi?" risponde "no". Ma c'è anche il 32% (ovvero un italiano si tre) che che risponde sì e un 12% che non esprime una opinione. Insomma, gli italiani non si sentono sicuri (il 62%) e questo fa sì che in tanti desiderino potersi difendere con tutti i mezzi, incluso l'uso di armi da fuoco. Un sondaggio, quello realizzato da Antonio Noto, che ridimensiona le polemiche sorte dopo l'intervento del ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, a Agorà: "E' giusto sparare a chi entra in casa" aveva detto qualche giorno fa la Bongiorno, rilanciando una delle battaglie storiche della Lega. "Uno che vive da solo e sente dei passi - ipotizza il ministro - ha la freddezza per fare un'indagine notturna e capire se chi cammina lo fa per rubare un oggetto o per uccidere?". Interpellata dalla conduttrice, che a quel punto le ha chiesto se fosse giusto o meno sparare, Bongiorno aveva risposto convinta: "Chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze". Leggi anche: Giulia Bongiorno sulla legittima difesa: "Quando è giusto sparare". Serena Bortone trasecola

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